Sito web ufficiale: www.zenix.uno
L’etimologia della parola ‘Zenix’ nasce dall’unione tra la parola ‘Zen’, l’essenza del Buddhismo, la parola ‘matrix’, nel significato di matrice attraverso cui è strutturata la realtà, e ‘fenix’ (fenice), come movimento verso se stessi per rinascere dalle proprie ceneri e sorgere a una nuova vita, a una nuova realtà.
Zenix è un sistema di conoscenza sincretico atto alla valorizzazione dell’individuo e alla sua liberazione da tutti i programmi comportamentali ed emozionali, e dai sistemi di credenze che lo limitano. Questa liberazione porta a un cambiamento della propria realtà che si ristruttura in base ai nuovi parametri e territori mentali.
In Zenix facciamo spesso uso di metafore poiché esse sono uno strumento comunicativo funzionale. Nel linguaggio allegorico e metaforico di questo sistema ci si serve di termini come ‘crack’, che nel gergo computeristico si intende un programma creato per superare i sistemi di protezione di un altro programma. Questo “altro programma” cui ci siamo appena riferiti è: la “tua” mente che è tutto tranne che tua.
Lo scopo di Zenix è la nostra auto-deprogrammazione da questa mente altrui, ovverosia cestinare consapevolmente tutti quei programmi mentali che sono stati nel tempo inseriti nel nostro sistema interno e che generano risposte automatizzate nella nostra interazione con il “nostro” sistema di rappresentazione, vale a dire, con ciò che ingenuamente crediamo sia la realtà.
Questi programmi mentali inconsci mandando in un ridondante loop la nostra vita confinandoci all’interno di una rigida personalità dai tratti d’automa, ma Zenix vuole rammentarci che l’ego è un programma neurale non la nostra identità.
Se non si ripulisce l’hard disk dell’inconscio dai programmi che lo infestano, il Programmatore programmerà la realtà al posto nostro. Il Programmatore è la somma di tutti i software inconsci che strutturano la “nostra” personalità e il suo relativo sistema di credenze.
Zenix è un sistema applicato, un upgrade mentale per la formazione cosciente dei reality hackers (programmatori della realtà). Un reality hacker è un esperto di metaprogramma e metalinguaggio, il codice sorgente che struttura la realtà e la percezione che abbiamo di essa, che scopre come e perché vengono generati i programmi mentali e il modo per bypassarli, così da rendersi libero dal gioco forzato che intrappola l’uomo nella realtà virtuale che la società vede come reale.
Il particolare sincretismo di Zenix si rivela dall’impiego di tecniche antiche, di matrice orientale, sciamanica o magico rinascimentale, private di contenuti ritualistici, filosofici e metafisici, rimanendo all’essenziale come nel Buddhismo Zen, congiuntamente a processi ed elementi della cosiddetta Programmazione Neurolinguistica e studi di frontiera delle neuroscienze, della biologia e della fisica.
In sinergia a questa fusione di sistemi di conoscenza — tra antica saggezza, pratiche di risveglio millenarie e moderne ricerche delle scienze occidentali sulla mente, sui potenziali umani e sulla natura della realtà — si impiegano anche i più moderni strumenti disponibili che possono facilitare la mente del praticante a raggiungere la sincronizzazione biemisferica, ossia uno stato neurologico a più ampio spettro di coscienza.
Per chi non si accontenterà di servirsi delle tecniche solo per il proprio auto-miglioramento personale e vorrà proseguire in questo sistema di conoscenza, attributi quali il successo, il potere e la soddisfazione personale, dovranno essere trascesi per il passo successivo.
In Zenix si usa il termine occidentale ‘volontà’ per semplificare la comunicazione, ma si fa implicitamente riferimento al termine sanscrito sadhana (disciplina spirituale) che proviene dalla radice sadh il cui significato è applicazione del volere, allenamento, attività rivolta al conseguimento di un risultato.
Zenix non considera l’uomo in termini di volontà di potenza — allontanandosi da come quest’ultima è impiegata nella società e dal filone della PNL aggressiva che insegna la manipolazione volontaria sul proprio simile — bensì di volontà verso uno scopo più elevato che corrisponde alla volontà di comprendere.
Zenix intende con il termine ‘volontà’ il significato più elevato di sadhana, ripreso nella filosofia di Schopenhauer in cui è inteso come volontà di vita che si afferma al di là di ogni rappresentazione (illusione) che va sublimizzata in noluntas, o non-volontà, per condurre il nostro Io conscio a integrarsi con il superconscio.
Zenix vuole essere un Dōjō (luogo in cui si segue la via), una palestra mentale con cui allenare la propria volontà, mezzo di difesa e offesa con cui proteggersi dalla realtà altrui creando realtà propria. Questo metodo non vuole limitarsi a essere un programma di auto-miglioramento, o uno strumento di solitaria psicoanalisi, bensì vuole essere un portale verso l’obiettivo ultimo: il satori.
Il significato letterale del termine giapponese ‘satori’ significa ‘comprendere’ e si riferisce a un’illuminazione permanente.
Nell’esperienza umana, il satori non è mai un pacchetto unico che giunge miracolosamente; prima di raggiungere questo livello di realizzazione, si esperiscono delle costellazioni di piccoli “satori” più o meno permanenti — chiamati kensho nello Zen — che ci fanno comprendere alcuni aspetti di noi stessi e della natura della realtà. Queste piccole realizzazioni sono importanti poiché sono pietre miliari del percorso che porta al grande satori.
Zenix ha un approccio esperienziale nel nostro personale percorso spirituale ed esso consiste semplicemente nel fare sempre esperienza diretta di ciò che studiamo o che ci viene insegnato. Non dovremo mai credere ciecamente a niente che non sia stato realmente esperito da noi, piuttosto mantenerlo nel regno delle ipotesi o probabilità finché non avrà passato il muro del fuoco della nostra esperienza diretta.
Quando conosciamo realmente qualcosa non c’è bisogno di crederci perché noi sappiamo per esperienza diretta che è così. Se rimaniamo credenti siamo tra coloro che non ne hanno fatto esperienza o che credono di averla fatta quando non è così.
È infatti necessario fare anche molta attenzione all’autoinganno in cui tutti noi cadiamo costantemente. Esso è l’effetto dei nostri sistemi di credenza che ci fanno credere di avere in mano la “verità assoluta” e, pertanto, questo nostro atto di fede non ci permette di mettere in dubbio i nostri vecchi dogmi.
Questa nostra arroganza fideista non ci consente di far crescere ed espandere la nostra mente verso paradigmi più grandi in cui ridefinire noi e la nostra percezione della realtà.
Zenix non è un culto o una religione, né vuole esserlo, qui non stiamo dando alcuna rivelazione. Forse i culti e le religioni rivelano… ossia, come lo dice la parola stessa, velano nuovamente qualcosa affinché la verità apparentemente svelata sia ancor più mascherata.
Zenix è uno squarcio irriverente a questo velo di ignoranza avente scopo di mettere a nudo i nostri sistemi di credenza e la realtà artificiale che ci circonda e che ci distoglie da noi, dal nostro potere interiore e dal nostro diritto alla libertà e individualità.
Per capire chi siamo e quali poteri abbiamo, è necessario imbarcarci in un appassionato studio su noi stessi e sull’interazione della nostra mente con l’ambiente intorno a noi. Nell’osservare come ci comportiamo, scopriamo quanto potere stiamo dando al di fuori di noi e, pertanto, quanto l’ambiente ci influenzi e come da questa interazione si sviluppa la schiavitù fisica, psicologica e spirituale.
In sintesi, Zenix ha lo scopo di introdurci a un metodo creato per renderci più abili e felici nella vita, dandoci alcune delle più potenti pratiche apprese in oltre venticinque anni di ricerca e, congiuntamente, delle nuove e originali tecniche per il modellamento della realtà che aiuteranno a rimuovere tutti i limiti che soffocano i nostri potenziali e annichiliscono i nostri sogni e gli obiettivi che vogliamo raggiungere. Togliendo le limitazioni in noi stessi toglieremo le limitazioni presenti nella nostra realtà, realtà che è solo uno specchio di ciò che noi siamo. Conoscere noi stessi è indispensabile per avere accesso ai codici di Matrix e del suo relativo modellamento della realtà poiché la nostra stessa mente ne è il codice.